Saturday, May 13, 2006

Questo lo avete citato voi

CINZIA LANGELLA
Non mi è chiaro l'aforisma di Eliot, mentre non sono d'accordo con l'amato Borges: nella comunicazione, ammettendo pure l'impossibilità di trasferire informazioni non comprensibili (e questo potrebbe essere un limite di chi si esprime, o dell'interlocutore, o di entrambi), personalmente individuo una grande potenzialità maieutica, affrancata dall'esperienza diretta.

"Che cosa sappiamo della mente" di V.S.Ramachandran - Mondadori


ANTONIETTA DI PALMA
durante i miei lunghi "viaggi" in internet mi capita spesso di incontrare cose interessanti. Questa volta mentre cercavo del materiale sulla comunicazione mi sono imbattuta su un blog (ora so che cosa è e ne visito spesso alcuni) di una filosofa specializzata in comunicazione e ho trovato il seguente post per me interessante e volevo condividerlo con voi:

"Cos'è la comunicazione, se non condivisione di un territorio comune? Lascio la mia casa, per abitare insieme a te in un luogo tutto da esplorare. Non conosco la strada per arrivare là, ma so per certo che lo troveremo. Condividere cononoscenza, emozioni ed esperienze è possibile solo a partire dalla fiducia nei benefici dell'incontro. In me lascio aprirsi uno spazio senza voci e senza immagini, dove suona una musica nuova. Le emozioni si fanno insieme, momento per momento, parola dopo parola, sguardo dopo sguardo. Sappiamo qual è il punto d'inizio, ma non dove conduce il filo rosso delle parole. Condividere è dividere per moltiplicare. Quel che era mio e tuo, adesso è nostro e vive oltre oltre il tempo, in uno spazio più grande sopra le nostre teste, dentro i nostri desideri".
(http://comunicobene.splinder.com)

ORIANA
Citazione con l'amaro in bocca da 'La fattoria degli animali' di George Orwell:"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".Pensavo ancora alla diffusa mediocrità adolescenziale, all'assenza di domande sul senso della propria vita, alla felicità tratta dell'essere uguali agli altri, rispondenti ai canoni del bello socialmente condivisi.Il vuoto che mi circonda, l'incapacità di comunicare se non cose futili mi spaventano.Ascoltare passivamente la musica mediocre che passano alla radio mi angoscia.Tollerare il qualunquismo di chi ritiene che la politica,la società sono inguaribilmente corrotte mi costa uno sforzo inimmaginabile,portandomi ad un profondo senso di sfiducia verso il prossimo.In fondo se tutti i comandamenti sul muro vengono lentamente stravolti,se la libertà di pensiero è lentamente strappata via,la colpa è anche di chi si sottomette,rinuncia alla protesta e alla lotta,credendo che dopotutto le cose non potranno peggiorare più di tanto,basta che ci lascino la libertà di perseverare nelle nostre esistenze monotone e prive di scosse.L'atteggiamento degli animali della fattoria(seppur dovuto,per il parallelo con la società sovietica)è tuttavia sconvolgente:pur avendo cognizione della libertà,si lasciano irretire e soggiogare dalle belle parole;pur sapendo leggere,delegano agli altri il pensiero e la decisione,oltre che la punizione.Eppure speravo in un finale diverso.Ma forse i nostri politici così longevi ce li siamo ben meritati,dal momento che la voce della società civile è troppo debole e assopita,e dal momento che i nostri "intermediari d'istanze"-i partiti-come i maiali di Orwell,ben si guardano dal dividere con gli altri il potere e dal democratizzarlo.Ancora brucia l'indignazione per il diritto di voto umiliato e offeso dal perverso meccanismo elettorale, capace di privarci senza protesta alcuna del diritto di 'eligere' la persona su cui riversare la nostra fiducia,le nostre speranze.

PAOLO DI GENNARO
"Ma il creatore voleva distogliere lo sguardo da sé. Allora creò il mondo.”

"ciascuno è il più lontano da sè stesso"
Nietzsche

Sapersi comunicare è fondamentale come lo è il conoscersi e solo nel momento in cui saremo consci dei nostri limiti e virtù allora potremmo davvero poter dire di saperci ciomunicare, ma sapremo ascoltare? l'altro è importante quanto noi, non l'altro che creiamo nei nostri schemi, ma l'altro in pieno, cioè con i suoi modelli ed i suoi schemi, la sua essenza. Sapersi incontare e sapersi comunicare e saper comunicare e sapersi ascoltare e saper ascoltare... sono, credo, i primi passi.
Ho fatto sta riflessione tanto per riscaldare le mani per i miei prox post.:-) dove affronterò qualcos'altro almeno spero SMACK

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